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La fata

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Omega™
view post Posted on 24/11/2008, 16:07




So' che nessuno credera' ad una sola parola di quello che sta per leggere,
ma vi ggggiuro con 3000 "g" che e' tutto vero, io stesso avrei fatto
apparire sulla mia bocca un sorrisetto ironico se qualche pazzo avesse
tentato di far passare per reale una simile vicenda, eppure e' proprio cosi'
che e' andata, cosi', come sto per raccontarvela, mettetevi comodi, stappate
una birra, aprite un pacchetto di patatine e seguitemi:

Ci sono giorni che sembrano uguali a tutti gli altri, gli stessi orari, lo
stesso dentifricio, la solita tremenda voglia di pisciare appena svegli, la
solita briochina muffita, il solito tram, la solita signora rompicoglioni
che pretende proprio il tuo posto a sedere.insomma, la solita vita di merda.

Era un 12 Aprile, ma poteva anche essere un 24 Marzo o financo un 25
ottobre, in fondo non c'e' poi questa grande differenza, clima a parte,
comunque era un 12 Aprile e non statemi a rompere i coglioni.

Sceso dal solito tram dopo aver resistito alle occhiate omicide della solita
signora gravida che pretendeva il MIO posto, mi accingevo ad attraversare la
strada per entrare volontariamente nella prigione quotidiana (la
multinazionale in cui lavoravo), quando improvvisamente la vidi:

No, non era precisamente bionda, certo i capelli erano chiari, forse fin
troppo, e non era nemmeno formosa, anzi, estremamente magra ed ossuta, l'
andamento era incerto, quasi timoroso, lo sguardo vacuo e un po' perso nel
vuoto (ma di certo non s'era fatta, potevo metterci la mano sul fuoco),
veniva chiaramente verso di me, peccato pero'

Peccato che un autoarticolato da svariate tons, puntasse diritto verso di
lei.

Non ho la stoffa dell'eroe, forse il mio sarto, se ne avessi uno, ma quel
giorno per qualche imperscrutabile motivo qualcosa scatto' nella mia mente
ed invece di attendere lo schianto con sguardo disgustato, mi precipitai
verso di lei per spingerla via dalla morte che stava per baciarla (passatemi
questo lirismo).

Fu un attimo, rotolammo insieme io e lei sul marciapiede opposto, piu' in la
' rotolo' anche il suo occhio di vetro, gia' era una vecchia, oddio, una
simpatica vecchina, ma pur sempre vecchia.

Chi cazzo me l'aveva fatto fare di salvare una vecchia che sarebbe
sopravvissuta sienno' altri due anni, rischiando la mia preziosa pelle ?

Bah, ancora oggi non so darmi una risposta e se avessi saputo quello che mi
aspettava in seguito avrei guidato personalmente io l'autoarticolato per
essere sicuro di spiaccicarla meglio sull'asfalto.

Ma non potevo sapere.

"mi ha salvato la vita" esclamo' la vecchia osservandomi con un'orbita
oscenamente vuota.

"e vabbe' ormai e' fatta", dissi per darmi un tono alla Sean Connery

"non so quanti altri avrebbero fatto una cosa simile, meriti un premio !"

"ma no , ma no , non si disturbi", vestita di stracci com'era non poteva
certo offrirmi piu' di 5 euro, avrei fatto una figura migliore a fare il
grande e non pretendere nulla.

"io in verita' sono una fata, adesso mi vede un po' cosi' malmessa , si gli
anni passano per tutti, ma ai tempi di Pinocchio ero bellissima, la piu'
strafica di Sherwood !!!"

Poverina era completamente andata, confondeva pure le fiabe tra loro

"si si certo signora immagino, comunque davvero non si disturbi"

"Hai un desiderio particolare che ti piacerebbe vedere esaudito ?"

Ve lo siete mai chiesto ? Immagino di si, e' una fantasia che prima o dopo
tutti abbiamo, solitamente la risposta classica e' un MILIARDO ,oppure,
diventare RICCO SFONDATO.

Qualche ipocrita, comunista , ambientalista, declama ispirato: "LA PACE NEL
MONDO", oppure "RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA FAME", palle..sotto sotto vuole
il MILARDO pure lui, ma tant'e'.

Preso alla sprovvista e assolutamente incredulo delle capacita' magiche
della laida , sparai un:

"Vorrei diventare sessualmente irresistibile per tutte le donne che mi
piacciono", erano tre mesi che mi ero lasciato con la mia ultima fiamma, ed
ultimamente il bricolage erotico era diventato il mio unico svago..

"e sia" esclamo l'anziana donna con voce stridula.

mi girai

non c'era piu'



"Vecchia pazza, e mo' dove cazzo e' andata ?" pensai tra me e me.

in fondo non mi dispiaceva fosse sparita, l'ipotesi di accompagnarla al
pronto soccorso non mi solleticava particolarmente,ciononostante il mio
spirito samaritano mi porto' ugualmente a cercarla per altri 5 minuti, poi
,rimuginando internamente un: "Si fotta", varcai il portone della mia
prigione quotidiana.

Era sempre il 12 Aprile (ve lo ricordavate vero ?) ma mo' s'era fatto un po'
piu' tardi, erano circa le 11 e questo era l'orario nel quale appariva sulla
soglia dell'ufficio la mia collega.

Poteva permetterselo.

Bionda, occhi azzurri, due tette da competizione alle quali mancava solo la
parola, un culo che non era un culo ma un'opera d'arte da preservare secoula
se"culo"rum, un moto ondoso in aumento da mal di mare cronico, due labbra
rosse carnose, e una voce che avrebbe ridestato un intero ossario.

Gli sbavava dietro l'intero palazzo, senza distinzioni di casta, dal
fattorino , all'amministratore delegato, tutti avrebbero dato pezzi vari del
loro corpo pur di infilarsi almeno una volta nella loro vita tra le sue
gambe.

Lei pero' era tutt'altro che scema, e forniva l'accesso al suo agognato
sesso , solo a poche selezionatissime persone, tutte di altissimo rango e di
gonfissimo portafoglio. Cio' gli permetteva di lavorare praticamente per
hobby e di fare orari random senza che nessuno osasse proferire verbo.

Io naturalmente , pur essendo suo collega da ormai un decennio, non ero mai
entrato nel club dei selezionatissimi, ne quindi, ero mai entrato nel suo
peloso buchetto biondo.

Ormai me ne ero fatta una ragione , cio' malgrado nelle mie pippe migliori
un posticino a lei lo dedicavo sempre con gioia e speravo che un giorno o l'
altro , forse, chissa'..mah.



Naturalmente anche quel tardo mattino del 12 Aprile posando il mio sguardo
da paguro infoiato sulle sue tette pensai tra me e me: "Bella manza, cosa
darei per infilarti il mio cazzo in uno qualsiasi dei tuoi buchi", che era
uno dei concetti piu' lirici e gentili tra quelli che mi assalivano in sua
presenza.

Non feci in tempo nemmeno a finire di formulare lo stilnovistico pensiero
che la manza di cui sopra aveva nell'ordine

a) chiuso a chiave la porta dell'ufficio

b) posato le sue ginocchia sulla moquette (sempre dell'ufficio)

c) estratto le sue megatette dalla miniscollatura nella quale le
opprimeva

d) estratto la mia "mazza virile" all'aria aperta

e) iniziato un pompino modello Moulinex regolato sulla velocita' 3

Tutto cio' mi aveva preso un filo alla sprovvista, se qualcuno avesse avuto
una Nikon per fotografare la mia faccia in quel momento avrebbe sicuramente
vinto il Pulitzer o come minimo la pubblicazione del suo scatto su
Scientific American.

La sprovvista non duro' molto e una volta armonizzato il ritmo con la pompa
idrovora che aveva al posto della bocca, posai le mie mani sulla sua nuca e
cominciai a stantuffare a mia volta.

Ok ok ne convengo e' manovra da rozzo maschilista fallocrate, fascista,
sciovinista e un sacco di altre cose che finiscono in ista.

Pero' cazzo era una goduria EPOCALE !!!!

Mi gustai il mega risucchio fino allo zampillante finale, che naturalmente
la vaccona inghiotti' tutto come se fosse lo Yogurt piu' buono del mondo
lasciandomi spossato e allucinato quanto John Lennon dopo la composizione di
"Lucy in the Sky with Diamond"

Ma eravamo solo al primo tempo.

The Vaccon aveva dato, ora era tempo di riscuotere, e senza por tempo in
mezzo, prese a sconquassarmi l'arnese con massaggi virulenti e impastanti e,
(i maschietti mi capiranno) non era una bella esperienza.

Le donne non lo sanno (o fanno finta di non saperlo) ma una volta svuotato
il tubetto di dentifricio che abbiamo tra le gambe il ragazzo va lasciato
stare per qualche tempo, senno' data la sua ipersensibilizzazione si fanno i
salti che nemmanco al Circo Togni

La mia collega faceva parte della gang di quelle che non sanno o fanno finta
di non saperlo .

Continuo' quindi la sua danza tribale, tra le mie smorfie e le invocazioni
di pieta' fino a che il poverino passo' dalla sua fase SLAIM a quella di
"appena appena rigido".

Non attese oltre, con un sol colpo se lo caccio' nel buchetto peloso biondo,
che poi per dirla tutta non era ne peloso ne biondo, la porca se la
depilava.

Comincio ad agitarsi su di me come in preda ad un raptus vodoo saltellando
allegramente ed emettendo gridolini di sollucchero totale, pareva in estasi
mistica e continuo' a sgodazzare allegramente per tutto il tempo in cui mi
cavalco' come Cocco Bill sul suo Trottalemme, totalmente incurante di me e
delle mie sensazioni

Che egoista !

La mia castita' durava da un po' (bricolage a parte) e riuscii quindi, senza
soverchie difficolta' a fronteggiare degnamente anche questo secondo
assalto..

Al secondo schizzo pero' ero ormai sull'orlo dell'infarto miocardico, lo
sguardo annebbiato e il respiro francamente mozzo, non ero abituato a certi
ritmi sincopati da free jazz punk inglese (per dirla alla Battiato) e stavo
per accasciarmi al suolo per svenire in santa pace quando la sozzona bercio
' querula

"e adesso me lo metti nel culo !!!!!"

mi svegliai nel reparto rianimazione della clinica "Quisisana" poche ore
dopo.



La mia cartella clinica recitava:

Soggetto ricoverato in grave crisi ipoglicerica, sguardo vacuo, spossatezza
generale, quasi totale mancanza di liquidi, e discreta crisi cardiaca

Note: probabilmente drogato

Segni particolari: apparato genitale SGARRUPATO

"io speriamo che me la chiavo" era il titolo del libro che avrei dedicato
piu' volentieri alla mia collega tettuta fino all'11 Aprile.

Ma ora era ormai il 13, ed in mezzo c'era stato un 12 di fuoco (e non sto
parlando di mezzogiorno)

Avevo sentito vociferare nei corridoi megagalattici delle sue prestazioni
sessuali con gli ultramanager, ma avevo pensato alle solite esagerazioni
tipiche di maschi quando si radunano in branco a gloriare le loro imprese di
caccia.

Non avevano esagerato !

Anzi, erano stati dei veri gentelman..



Beh poco male, in fondo erano anni che non facevo un giorno di malattia e
visto l'andazzo qui ci scappava come minimo un mesetto di convalescenza ,
totale riposo, nessun telefono squillante e nessun cliente incazzato da
fronteggiare, una pacchia totale.

Fu in quella che entro' il medico con un codazzo di studenti universitari
che venivano a farsi le ossa segando quelle dei poveri tapini ricoverati qua
e la' per i reparti.

Attacco' col suo panegirico scientifico descrivendo il mio pietoso caso
umano e le terapie (certamente tossiche) con le quali mi stavano curando, io
non ci davo peso, avevo ancora un filo di sonno arretrato e avevo intenzione
di riprendere il sonnellino interrotto da quella mandria di futuri assassini
in camice bianco. Feci pero' l'errore di non chiudere subito gli occhi
permettendomi cosi' di scorgere all'interno della mandria un "capo"
femminile di notevole interesse.

Ero e' vero particolarmente spompato dalla vicenda di cui sopra, ma certe
cose in testa ti vengono automatiche , e osservando quel modello moro 90 -
60 - 90, occhi verdi, labbra sottili e nervose, gambe da urlo che facevano
capolino dal camicione, non potei fare a meno di cogitare che effettivamente
era proprio una "GRAN BELLA TOPA".

Cioffatto, chiusi gli occhi e mi abbandonai al sonno dei giusti.

"signorina che c'e' non sta bene ?"

fece il luminare alla topa mora, "eh.oh no no, tutto ok Professore"

"avevo sentito dei gemiti.."

"ehm si si, certo, ma deve essere il caldo, anzi se mi permette io mi
assenterei un attimo"

"naturalmente signorina, vada pure, ne abbiamo gia' abbastanza qui, di
ammalati ,ahahahahah"

risatina grassa che per piaggeria fu imitata da tutti gli studenti al
seguito.

E sempre ridendo, finalmente si dirissero verso il reparto , malati
terminali, la sensibilita' ,questa sconosciuta.



In verita' in verita' vi dico, la topina non stava affatto smaniando per il
gran caldo, stava bensi' pastrugnandosi la passera da sopra il camice, in
preda ad una eccitazione da ninfomane in crisi d'astinenza, improvvisamente
e senza spiegazione logica era stata colta dall'impulso irrefrenabile di
scoparsi il povero paziente intubato e flebato che giaceva sonnacchioso nel
suo letto di dolore , cioe' io.

Non si era quindi assentata un attimo per rinfrescarsi, ma bensi' per poi
rientrare di soppiatto nella mia camera e nascondersi sotto il letto.

Io nel frattime sognavo bucolici e aulici scenari nei quali la mia squadra
del cuore vinceva a ripetizione,scudetti, coppe Campioni e Coppe
Intercontinentali con punteggi dal 6 a 0 in su, quando improvvisamente ,
mentre il capitano alzava l'ennesimo trofeo come sottofondo sonoro, invece
del solito boato di folla, sentii' distintamente : CRI CRI

Mi svegliai di soprassalto:

CRI CRI !?

CRI CRI.

Il rumore continuava e si faceva piu' acuto

CRI CRI CRI

"machhe e' !?!? Un topo "

No..non era un topo !

Era sua moglie !

La topa mora con un ghigno beffardo in volto ed un filo di bava colante all'
angolo sinistro della bocca, si stava felinamente (non male per una topa no
?) insinuando tra le coperte del mio giaciglio.
"Signorina che intenzioni ha ?"

Non mi rispose, un balzo e mi fu addosso, strappo tubi e flebi ed inizio' a
stracciarmi il pigiama con una forza che avrebbe lasciato basito pure Hulk.

Il mio povero naso stubato perdeva sangue come un rubinetto la Domenica
,quando gli idraulici sono tutti alle Seychelles a sciacquarsi i coglioni, e
non doveva essere un bello spettacolo la mia faccia ridotta ad un mascherone
di sangue, ciononostante la tipa non pareva curarsene e mo' se ne stava a
leccare il mio petto come fosse stata una mousse alla pesca di squisita
fattura, fu in quel mentre che riconobbi nel suo sguardo la stessa luce
folle che avevo visto negli occhi della mia tettuta collega.

Non stava cercando di uccidermi, mi si voleva fare !!!.

Il panico si impadroni' di me e comincia ad urlare come un ossesso..

Mai una cazzo di infermiera quando ce ne e' bisogno, la topa intanto
continuava imperterrita il suo lavoro e si stava ormai sinistramente
avvicinando al mio pisellino disastrato (intubato anch'esso).

Lanciai un urlo modello Tarzan, non mi sarei salvato stavolta , me lo
sentivo, era ormai a pochi centimetri e gia' sentivo le sue labbra
avvicinarsi avide di sperma all'attacco del catetere.

La stronza pur se in preda alla foia piu' totale non era scema del tutto. Si
era posizionata a mo' di 69 e mentre gia' pregustava il mio sapore di cazzo
medicato,con la sua pelosissima ficona mi aveva tappato la bocca godendosi
con il mio divincolarmi le leccate involontarie che gli procuravo qua e la',
spesso pure sul clitoride marmoreo e gonfio di piacere (bella immagine
nevero ?).

Stappo' il mio povero pisello dal tubo catetariale con lo stesso malcelato
sollucchero con cui un somellier apre una bottiglia di Brunello di
Montalcino DOC, non sapevo di tappo (essendo uno e ottanta) e quindi non ci
penso' due volte ad attaccarsi al collo del mio glande per cercare di
arrivare al prezioso nettare.Peccato che il nettare fosse ormai esaurito, la
tettocollega se l'era scolato tutto con ingordigia, e ormai c'era solo da
raschiare il fondo dei testicoli, malauguratamente i testicoli erano i miei
e la sensazione non era delle migliori.

Con la bocca ricolma di peli, liquidi vaginali e un clitoride in espansione
rantolai un ultimo disperato grido di pieta' , e finalmente qualcuno apparve
sulla soglia della stanza.

L'infermiera , richiamata dal notevole trambusto e dalle mie invocazioni
soffocate, si era finalmente decisa a vedere cosa diavolo stesse accadendo,
beh, non credo sia stato uno spettacolo edificante, una laureanda in
medicina scosciata che ciucciava voracemente il povero cazzetto sgarrupato
di un paziente in evidente crisi respiratoria per via del suo culone
appoggiato per intero sulla faccia, sangue copioso che usciva dal naso,
flebo e tubi un po' ovunque, mugolii sommessi.

Forse ero salvo.

Forse.

Il problema era che l'infermiere era fica, ma proprio fica, fica, avete
presente Edwige Fenech in "La dottoressa alla visita militare" ? Ecco,
meglio, molto meglio.

E fin qui niente di male.

Una vita che giro ospedali ma di infermiere fiche mai nemmanco l'ombra, e
questa proprio qui doveva farsi assumere, e vabbe', non saro' certo io a
mettere i bastoni tra le ruote della politica sul lavoro del governo, pero'
cazzo proprio qui doveva farsi assumere ?

E si, perche' io, pur con una ficona in bocca e il pisello strizzato come un
limone, non potei fare a meno di pensare "pero' che fica".

Il dramma

Ormai lo avete capito, e se non lo avevate capito, piantate li' e leggetevi
qualche altro racconto,(tanto ormai siamo alla fine) il
desiderio/maledizione della vecchina funzionava , porca puttana se
funzionava, funzionava, funzionava. Fui folgorato da questa intuizione nel
momento in cui percepi' tra un pelo e un clitoride, l'infermiera fica che
iniziava a spogliarsi, unendosi anch'esso all'overture di mugolii della
studentessa succhiante, ero fatto, o meglio, mi avrebbe fatto pure lei.

Sipario.

Queste ultime note le sto scrivendo dal computer di casa mia, porte e
finestre sbarrate, televisione spenta (guardando Carramba mi era scappato di
pensare che in fondo per la sua eta' la Carra'era ancora una bella donna,
risultato, avevo passato 15 giorni barricato nel cesso con Raffaella che si
masturbava ferocemente nel mio tinello, ho ancora tutti i divani macchiati)
una vita d'inferno, non oso uscire, non oso fare la spesa, la posta me la
ritiro alle 3 di notte quando sono ben sicuro che tutti anzi TUTTE dormono.
Non ne posso piu' !!

Voglio tornare lo sfigato di un tempo.

Vecchina ti prego sei UNA STRONZA BALDRACCA LAIDA DI MERDA, odiami ti prego,
odiami e toglimi il desiderio TI PREGO, TI PREGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!
 
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troll_91
view post Posted on 9/11/2009, 08:12




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